Angelo Fracchia, Cuneo
Anni fa un amico che ricopriva un ruolo importante in un’organizzazione religiosa mi faceva notare che chi tiene alla carriera più che al resto... farà carriera.
«Questo perché concentra il meglio delle proprie attenzioni e fatiche su quello. I risultati migliori li ottieni in ciò su cui ti impegni di più».
Forse è così che andrebbe letto il vangelo del mercoledì delle ceneri. Potrebbe infatti sembrare che parli solo di interesse, in una dimensione di pagamento (in digiuno, penitenza) per avere qualcosa in cambio: meglio essere premiati da Dio che dai passanti.
Ma non sarebbe coerente con il vangelo.
Piuttosto sembra che Matteo ci dica altro: se sei interessato all’esteriorità, al farti lodare e apprezzare da chi passa, faticherai per questo e otterrai questo. Se però ti interessa il Padre tuo che vede nel segreto, quel Padre che coglie ciò che hai nell’animo, che si propone a te come Colui che sempre ti guarda con affetto e attenzione, se vai in profondità in te e nella tua vita, se gestirai il tuo digiuno e anche la tua penitenza per crescere in profondità, in vita autentica, libera e serena... questo otterrai. La ricompensa del Padre è vita profonda, vera, solida nell’intimo. È questo il frutto promesso dal Padre.
Mercoledì delle ceneri, anno C →Si potrebbe rileggere il vangelo secondo Matteo, 6,1-6.16-18