Amare

una partecipante
Il vero senso dell’amore è amare la prossimitàPensando all’esperienza degli Esercizi spirituali vissuti a Villa S. Pietro - Susa, alla grazia dell’amicizia con Dio, emerge dentro di me un bel grazie.

Grazie per questi giorni di grazia, ai quali fa seguito il bisogno di cogliere maggiormente e meglio la prossimità di Gesù, la “difficile prossimità”, la fraternità e le relazioni. La prossimità e la vicinanza parte da Dio e arriva a noi. “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, il Verbo era Dio” (Gv 1, 1).
Il vero senso dell’amore è amare la prossimità, il mio prossimo. “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi… Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi (cfr. Gv 15, 9-14).
Accenno ancora, appena, all’argomento della “fugacità del tempo” di grazia, il kairos. È fondamentale non fermarsi a rimpiangere il passato, perché la nostra dignità non è nel “rimpianto”, ma nella “presa seconda”, nel saper ricominciare, nel vivere l’attimo presente.

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