Una partecipante
Quarta Sorella: «Ormai non possiamo più nascondere a noi stessi che Gesù ha i giorni contati.
Il miracolo compiuto con nostro fratello Lazzaro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io sono la vostra quarta sorella e non ho la confidenza che avete voi tre con il Maestro, ma sono tanto felice quando lui è qui con noi. La nostra diventa la “Casa dell’amicizia”». Marta: «Hai ragione sorellina! Gesù è andato oltre ogni limite imposto dalle leggi giudaiche e dal controllo romano… Non avrà scampo e con lui nessuno dei suoi seguaci, noi compresi. Io che sono stato risvegliato dal Maestro la pagherò cara, ma ciò che mi attende non mi fa paura, ora so di essere abitato da Dio!».
Maria:«Ascolta Marta, prepariamo una cena e invitiamo Gesù, che ne dici? La nostra sorellina più piccola ha ragione, quando siamo insieme la nostra casa è speciale».
Marta:«Cara Maria, per la prima volta non ho motivo di mettere in discussione una tua proposta, anzi abbiamo avuto la stessa idea. Solo che io non sono creativa come te. Preparerò la cena, Lazzaro e la nostra sorellina più piccola addobberanno la casa e tu penserai a un dono speciale per Gesù. Non badare a spese, deve essere un segno della nostra amicizia che lo incoraggi fino all’ultimo».
Maria:«Non dubitare, Marta, sarà una sorpresa speciale che non dimenticherà mai».
Marta:«Invitiamo anche i discepoli che sono con lui, sicuramente gli farà piacere. Che ne pensate?”.
Marta:«Qualcuno di loro non mi è particolarmente simpatico, ma cucinerò per tutti volentieri anche se non abbiamo molti risparmi, anzi siamo sulla soglia della povertà, ma per stare con Gesù metteremo in gioco “tutto quanto ci resta per vivere”!».
Incredibile! Sono entrata in questa scena che mi sta coinvolgendo tantissimo, stiamo preparando un banchetto di addio e sembra la più bella festa della nostra vita. Maria è davvero eccezionale! Ha trovato le radici di nardo. Non so come ha fatto in questi tempi… Avrà venduto tutti i suoi abiti ricamati per acquistarle. Ora io e Lazzaro l’aiutiamo a “spremerli”. Non avevo mai fatto nulla del genere. Marta ci osserva in silenzio e impasta il pane. Gli scaffali sono completamenti vuoti. Per mia sorella questo è terribile, ma è bello vedere che, con le lacrime agli occhi, sorride ammirata, perché l’idea di Maria è straordinaria. Tantissime radici spremute diventano un vasetto di profumo e le nostre mani hanno un profumo meraviglioso.
Ora tutto è pronto! Lazzaro è sulla porta di casa e accoglie Gesù e i suoi amici, si siede accanto a lui e io seguo Marta per disporre le portate sulla tavola. Maria, dietro alla tenda, sorride e cerca lo sguardo complice di Lazzaro per entrare con la sorpresa. Siamo tutti molto emozionati e non vediamo l’ora che consegni la sorpresa a Gesù.
Lo stupore più grande è per tutti noi! Maria non consegna il dono a Gesù, ma si inginocchia ai suoi piedi, scioglie i suoi bellissimi capelli e cosparge i piedi del Maestro con l’olio profumato. La nostra casa sembra ora un giardino delizioso! Rimaniamo tutti senza parole, ma ciò che ci commuove profondamente è il gesto che fa. Improvvisamente asciuga i piedi di Gesù con i suoi capelli, che sono ciò che di più prezioso lei possiede.
Marta scoppia in pianto e anche io. Gesù, con gli occhi pieni di lacrime, sorride. Sembra abbracciarci tutti con il suo volto ammirato e felice. Anche i discepoli sono rimasti in silenzio.
In lontananza percepisco delle parole, ma sembra che nessuno presti molta attenzione. È un brontolio di uomo, il nostro dono, per lui, è uno “spreco”. Gesù approfitta del rimprovero inopportuno di Giuda per prepararci a ciò che ci attende. «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura».
Tutti sappiamo cosa significano queste parole, ma nessuno di noi può accettarle, solo il gesto di Maria trasforma questo dolore.
”Sì, vuole essere un balsamo per molte ferite”- dirà molto più tardi Etty Hillesum.
Gesù è stato così colpito dal dono di Maria che lo ripeterà presto, appena un capitolo dopo! Eppure i suoi discepoli non capiranno ancora e Pietro manifesterà la resistenza più forte. Ma alla fine vincerà la “Casa dell’amicizia”: Pietro si lascerà lavare i piedi, non dimenticherà questo gesto e la donna che lo ha compiuto per prima. Dirà a Marco, suo discepolo, nel raccontare un evento simile:«Dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il Vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
L’amore trova strade inedite per consolare il cuore dell’uomo e sicuramente Gesù avrà portato sulla croce il ricordo di quel gesto, quale balsamo per le sue ferite e forza per andare fino in fondo.
Grazie Maria! Con la tua creatività, ciascuno di noi, come a Betania, può diventare la quarta sorella/fratello.
Gesù ha ammirato tanto la sua umanità profonda, che ha riempito di profumo Betania fino a noi.
Più tardi Papa Francesco scriverà: “Lo Spirito di Dio ha riempito l’universo con le potenzialità che permettono che dal grembo stesso delle cose possa sempre germogliare qualcosa di nuovo” (LS 80).
E non potremmo trovare anche noi una strada inedita e creativa per arrivare al compimento, crescendo in umanità e amicizia?
Riflessione degli Esercizi spirituali a Villa S. Pietro - Susa, 24-30 agosto 2024.