suor Patrizia Graziosi
“Niente è impossibile”. È lo slogan che potrebbe fare da titolo alla storia del Piccolo Disegno che ricordiamo ogni 15 ottobre.
Infatti, in quel lontano 1650 che segna il taglio del nastro e l’inaugurazione della Congregazione delle Suore di San Giuseppe, le frontiere dell’impossibile sono state superate. Certe cose nascono piccole, altre nascono grandi, ma molto spesso è dalle cose piccole che sbocciano le novità più importanti. Sarà lui, padre Médaille, strumento nelle mani del suo Signore, il pioniere nel compito - non molto dissimile da quello dei santi e dei profeti - di dimostrare che allargare gli orizzonti è possibile. E poi ci sono le storie di sei giovani donne dalle origini umili, che non hanno firmato con la penna a sfera il loro contratto con l’Altissimo, ma con la vita. Lì è il nostro inizio: Dio scommette sui piccoli.
E il 15 ottobre 1650, nasce la prima comunità delle suore di san Giuseppe a Le Puy, Francia, grazie alla stima per la vita e la vocazione della donna, da parte del vescovo, monsignor Henri de Maupas e della fiducia che riponeva nel progetto di quel missionario indomito dalle larghe vedute.
Il messaggio di sempre di padre Médaille è questo: se hai un sogno ispirato da Dio e che ti sembra superiore alle tue forze, non ti arrendere; vale la pena rischiare, conquistare di giorno in giorno ogni centimetro che conduce al sospirato traguardo. Al tuo Signore hai chiesto solo di poterci provare. E lui, vinto dalla tua tenacia e dalla tua fiducia nella sua forza, ti conduce alla meta.
Grande, padre Médaille! Sulle tue spalle viaggiano anche i nostri sogni e ogni 15 ottobre è come se tu ci dicessi: “Vai, continua a correre e la tua corsa porti speranza nel mondo”. “Grazie”, perché ci inviti ad avere fiducia nell’avvenire.