Abramo e Sara

suor Stella
Abramo e SaraIo sono suor Stella delle suore di san Giuseppe di Chambéry. Veramente ho da ringraziare, innanzitutto, il Signore per questi due giorni di ricarica spirituale.

Ma anche molto per l’accoglienza sempre ottima delle nostre suore. Dico “nostre” perché siamo nella Federazione italiana delle Suore di San Giuseppe. Vi sento molto vicine e care, accoglienti e disponibili. Inoltre, sono molto riconoscente perché in questi due giorni ho ripreso, dopo 6-7 anni di assenza, ho ripreso a frequentare i weekend della Parola. La mancanza di questo nutrimento per me ha causato un po' di sofferenza, perché ne ho sentito tanto la mancanza, pur avendo fatto i ritiri in altri luoghi. Tuttavia, ho l’esperienza che l’approfondimento dei brani dei weekend trascorsi, continuavano a nutrirmi tanto. Ho sempre vissuto quella sensazione come di quando ho iniziato.
Quindi, ho ringraziato molto il Signore di trovarmi nuovamente in Piemonte. Mi sono detta: “Finalmente posso ricominciare il cammino delle Lectio che avevo interrotto!”.
Mi fermo, in particolare, su un brano che mi ha colpito molto: il racconto di Abramo e di Sara. La serenità di entrambi, sdraiati, in attesa. Un’attesa calma e attenta, per essere pronti e, subito dopo, in azione, al servizio con tanta fretta. Non una fretta, agitata e frettolosa che sarebbe stata negativa, ma una fretta positiva. Quel positivo di voler servire subito gli altri, perché riconoscono in essi la presenza del Signore.
Ho gustato questo atteggiamento, attraverso la presentazione dell’immagine relativa. È stata una doppia catechesi, che ho rivissuto veramente con tanta gioia. Grazie.

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