Tre partecipanti al weekend della Parola«Condivido un pensiero di tutti quelli che ho pregato in questo weekend. La rete gettata a 100 metri che porta una pesca di 153 grossi pesci.
Questo mi dice che non devo cercare il frutto lontano, nelle cose enormi, ma devo guardare al quotidiano, all'oggi. Io faccio una gran fatica ad avere questo atteggiamento, perché penso sempre di dover fare chissà che cosa. Invece mi perdo, mi perdo quel frutto che posso raccogliere nella mia vita di tutti i giorni» Elisabetta.
«Sono tante le cose che mi hanno colpito, ma mi porto a casa la frase: “alzò gli occhi”. Un invito a non guardare dove c'è solo il deserto. L'ho legato all'invito a gettare quella rete da parte di Gesù a Pietro. Mi sono sempre chiesto perché “si getta in mare” e oggi ho avuto questa risposta: il coraggio di rischiare. Ho colto l'invito ancora di Gesù: “Ristoratevi un po’ e dopo potete proseguire”» Alessandra.
«Io mi porto in cuore la figura di Abramo che ho riscoperto. Prima pensavo ad Abramo come quello che all’ultimo non uccide Isacco per volere di Dio. Cogliere invece la dinamicità di questa persona, che oltretutto era prossima a essere ottuagenaria mi ha fatto molto riflettere. L'altro spunto riguarda Gesù nei confronti dei suoi discepoli. Quando li vede che rientrare, dopo una giornata di faticosa missione, prepara pesce, pane e li invita a riposarsi un po’» Sergio.