LallaIo sono moglie di un uomo che per dire il suo amore fa l’arrosto. E figlia di un padre che per dirci il suo bene ci riempie la “panza”.
Quindi conosco bene quanto amore c'è nel preparare. E ieri, preparandomi a questo weekend della Parola, mi è venuta in mente la poesia di Leopardi “Il sabato del villaggio”: perché è proprio così, quando prepari è già festa. Cioè quando prepari hai già veramente nel cuore la presenza dell'altro, il bene, l'amore. E quindi, anzitutto, oggi ho ringraziato di tutto quanto è stato preparato per me. E anche di un Dio che desidera che ci prendiamo cura di lui, che “prepariamo” per lui.
È proprio bello scoprire questo aspetto e cercare di viverlo oggi. È come un precedere Gesù che prepara per noi. È lo stupore davanti alla grandezza di un Dio che vuole che ci impastiamo con la sua opera. Desidera che ci siamo, anche se siamo piccoli rispetto a lui. Desidera che mettiamo le nostre mani con le sue.
Quindi ringrazio per la fiducia che il Signore dà a noi, perché è questa cosa che accade quando siamo insieme. Non è solo rivolta a me, per la dignità, ma ci coinvolge tutti con lui, ci chiama a collaborare alla sua opera.
La mia preghiera, che nasce da questo weekend, è proprio che riusciamo a diventare ciò che siamo davvero e a vivere da figli amati. La dignità che Dio ci dà ci dice: “Tu sei un figlio amato, vivi da figlio amato”.
È questo quello che mi porto nel cuore a casa.