Nel banchetto trinitario

suor Carla Carena, Istituto
Troviamo posto nel banchetto TrinitarioTra le cose più difficili da comprendere nel carisma delle Suore di san Giuseppe, il primato va sicuramente alla Trinità.

Da discepola dei questo Mistero lo paragonerei a un paesaggio meraviglioso e nascosto agli occhi di molti. Ma con luoghi inediti e arcani che rimandano allo spazio più prezioso della nostra interiorità, dove prende forma la vita dei TRE. La meraviglia di Abramo che vede arrivare nella sua tenda un preannuncio del suo unico Dio è l’inizio di un cammino che dalla Quercia di Mamre porterà allo svelamento della Trinità da parte del Figlio Amato a tutti gli uomini.
Dice Comastri: «Il mistero di Dio è un infinito non-possedersi: il Padre si dona al Figlio e il Figlio si dona al Padre nell’abbraccio eterno dello Spirito, che è la persona-dono. In Dio esiste una sola azione: l’azione del donare!». La conoscenza di un Dio così grande è svelata solo dall’amore, che intercorre tra i Tre che si consegnano uno con l’altro in un abbraccio infinito, fino a perdersi e svuotarsi nell’altro.
Il silenzio e la contemplazione di questa grandezza fa nascere la meraviglia e lo stupore del dono ricevuto. Ci fa stare con la bocca e il cuore aperti all’accoglienza e alla sorpresa sino a balbettare: “Dio mio quanto sei grande e quanto piccola sono, grazie di esserti svelato per quanto sei!”.
Ma questo dono apre alla condivisione. I Tre lasciano uno spazio aperto perché la creatura condivida questa eterna comunione. Nell’icona di Rublev, troviamo infatti un posto nel banchetto trinitario per l’uomo, per ogni essere umano, vegetale e animale che esista! Tutti in sintonia tra loro, in un messaggio unico di solidarietà e scambio di doni, che si armonizzano e annunciano quello che sarà il Regno: dono totale di sé nell’infinito essere di Dio!

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