suor Gemma Valero, Chambéry
Cicero Dantas, Cristinàpolis, Joaquim Gomes, Maceiò: ecco i luoghi del nord est brasiliano in cui si trovano le quattro comunità della...
Provincia Italiana di Chambery che, con la Provinciale, suor Clementina Copia, ho visitato nel mese scorso. Attualmente 4 suore italiane e 7 brasiliane, di cui una della Provincia Brasiliana, sono impegnate nella formazione umana e di fede di molti animatori, catechisti, amici del Piccolo Disegno, insegnanti… Insieme condividono attività di promozione umana e di evangelizzazione, offrendo proposte di vita che suscitano nel mio cuore ammirazione e commozione.
Centinaia e centinaia di ragazzini e adolescenti, quasi tutti provenienti dai “bairros” più poveri e più a rischio, frequentano i centri di accoglienza, costruiti tanti anni fa con i contributi provenienti dalla generosità di gruppi parrocchiali e amici italiani. In questi luoghi, talvolta non sufficientemente ampi, si alternano momenti di socializzazione e attività di animazione che valorizzano le tradizioni locali. Bambini e giovani “respirano” un’educazione morale e religiosa, adatta alla loro età e alle situazioni difficili che vivono. Sviluppano anche abilità di artigianato, ricamo, teatro, danza, musica. Occupazioni che rappresentano un’alternativa alla violenza, al traffico di droga, alla prostituzione, agli abusi così diffusi nei “povoados” più poveri. Rafforzano la fiducia in se stessi e la gioia dello stare in gruppo, nel rispetto reciproco.
Giovani animatori e insegnanti li affiancano nel prezioso “reforço escolar” (sostegno scolastico), che motiva l’importanza dell’apprendimento e incentiva lo studio. Purtroppo, la scuola statale o municipale da loro frequentata, per poche ore, presenta ancora troppe lacune… Inoltre, i due anni di pandemia hanno peggiorato questa situazione. Com’è triste la percezione di vergogna, che talvolta traspare nei ragazzi di 10/12 anni, a causa della loro incapacità di leggere e scrivere! Ricordo alcuni che, pur analfabeti, cantavano seguendo attentamente le parole scritte su un cartellone…
Graziose, e spesso “minuscole”, le varie scuole Materne gratuite, avviate dalle suore, non a caso, nelle zone più abbandonate e impoverite. Tra le insegnanti, molte sono sostenute economicamente negli studi universitari grazie a progetti e aiuti dall’Italia. Esse offrono, oltre all’affetto, attività ludico-educative, trasformando sguardi timidi e occhi tristi dei bambini in volti sorridenti e in gratuiti abbracci. Quanti ragazzi hanno genitori analfabeti, disoccupati, alcolisti, coinvolti nel traffico di droga, in carcere… Tanti crescono presso una zia o una nonna, senza l’affetto della mamma… In generale, passano la maggior parte del loro tempo per la strada. Inoltre sono in tanti a risentire le conseguenze di un’alimentazione insufficiente o non adeguata. Quindi, nei centri di accoglienza e nelle scuole materne, viene loro offerto un pasto o una sostanziosa merenda. Continua…