Commissione Piccolo Disegno
«Gesù nella santa Eucaristia è completamente spoglio; gli danno e gli tolgono gli ornamenti: egli li prende e li lascia senza opporre resistenza…» (LE 14).
Senza opporre resistenza Gesù Eucaristia si lascia prendere, portare, manipolare, dalle mani di un uomo. Egli offre tutto sé stesso e tutta la sua volontà, senza risparmiarsi, consumandosi fino alla fine, per noi. Con magnanimità e pazienza lascia che sia l’uomo ad avere l’iniziativa in pugno. Amare come Gesù ha amato è pazientare, è acconsentire a che l’agire dell’altro si eserciti su di noi, è fare spazio all’altro che entra nella nostra vita, è capacità di accogliere l’altro con un amore che segue modi, tempi e ritmi dell’altro. Amare come ha amato Gesù, comporta essere disposti a sacrificare la propria vita e il proprio futuro per l’altro che si ama.
«Mia cara figlia, il nostro Piccolo Disegno e le persone che lo comporranno non saranno nulla per se stesse, saranno totalmente perdute e annientate in Dio e per Dio; così saranno tutte per il caro prossimo; tutte per Dio e per il prossimo, nulla per se stesse. Dio si degni operare le sue meraviglie nella misura che a lui piacerà. Amen. Dio sia benedetto» (LE 51).
Siamo chiamati ad amare così ma, consapevoli che con le nostre sole forze non saremmo in grado, ci affidiamo a Gesù che non ci lascia soli ma ci vuole in comunione con lui.
«Avranno un amore immenso per questo adorabile mistero e ricorderanno che il Santo sacramento dell’Eucaristia, avendo dato origine alla loro piccola Congregazione, deve anche servire a conservarla e a farla progredire nella grazia e nelle virtù» (CP 80).
(Tratto da “In comunione” pp. 11-12).
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