suor Armanda Yoccoz, Aosta
Ogni anno il 2 febbraio, la Chiesa celebra la festa della Vita Consacrata. Condivido volentieri alcune riflessioni tratte dal Vangelo del giorno.
Simeone si reca al Tempio mosso dallo Spirito. È lo Spirito che gli fa ardere il cuore, spinge i suoi passi, rende i suoi occhi capaci di riconoscere in un bambino il Cristo Salvatore. Benedice Dio dicendo con stupore: «I miei occhi hanno visto la salvezza del Signore, preparata per tutti i popoli».
Al Tempio, noi, come Simeone, incontriamo Maria, la Madre, che per prima ha creduto e accolto con fede e umiltà Gesù, come dono del Padre.
Al tempio, incontriamo Giuseppe, uomo del silenzio, dell’umile servizio, dell’obbedienza; fedele a custodire e difendere Gesù e Maria. È il compito primario di un padre. Egli, sull’esempio di Dio Padre, segue i nostri passi, si appassiona di noi sue creature, ci parla e ci dona il suo Figlio, Verbo del Padre. Ed è Gesù la vera guida per le persone consacrate, come lo è per tutti i cristiani, rinati a figli di Dio nel grande dono del Battesimo.
Al Tempio incontriamo Anna, donna molto anziana, con una vita attraversata da tante prove. Lei però non è venuta meno alla sua fede, al suo desiderio di fedeltà, anzi annuncia a tutti lo stupore e la gioia di sentirsi amata da Dio.
Anche noi, che siamo state chiamate alla vita Consacrata, lasciamoci incontrare da lui. Simeone ha accolto Gesù tra le sue braccia. Proviamo anche noi a farci umili ascoltatori, desiderosi di incontralo. Egli ama prendere dimora nei nostri cuori e certamente ha una Parola particolare per ognuna di noi.
Buona Festa!