La ricchezza della condivisione

suor Lucia Gallo, Cuneo
I membri del Gruppo di Coordinamento locale del Centro Internazionale di Le PuyIl Gruppo di Coordinamento Globale
(GCG), è una straordinaria occasione d’incontro, di conoscenza e di scambio tra suore che provengono da paesi diversi e...

che rappresentano tutte le suore di San Giuseppe del mondo. Infatti a questa riunione, che dalla pandemia in poi si svolge un anno online e un anno in presenza, riunisce le responsabili delle Federazioni delle suore di San Giuseppe - francese, americana, canadese e italiana - e le superiori generali delle congregazioni di Annecy, Lione, Chambery, Institut (Francia) e di San Giuseppe dell’Argentina.
Anche nell’ultimo incontro del GCG che si è tenuto a Le Puy, dal 22 al 24 ottobre, l’obiettivo principale è stato proprio quello di conoscerci sempre meglio, tra congregazioni e federazioni. Condividendo ciò che si vive nelle singole realtà e paesi, a livello di organizzazione interna e nella missione; i cammini che si stanno portando avanti, anche insieme ai laici e le sfide che si hanno di fronte.
L’ascolto reciproco, nonostante la fatica delle lingue e della necessità di ricorrere quasi sempre alle traduzioni, ha aperto alla condivisione del vissuto. Ha permesso di cogliere, al di là delle diversità locali, un stile comune e la ricchezza del carisma che prende forma in situazioni e ambienti diversi.
In questi 3 giorni d’incontro, ci hanno guidate 3 verbi “sinodali”: incontrare, ascoltare e discernere; raffigurati anche in 3 immagini preparate da una suora presente al GCG. Queste parole hanno segnato la preghiera d’inizio giornata e dato una coloritura particolare al lavoro che insieme si stava facendo!
Un momento particolarmente intenso del GCG è stato l’ascolto della relazione che suor Barbara Bozak, suora americana della Congregazione di Chambery, ha fatto circa il suo lavoro all’ONU. La suora è membro della ONG delle Suore di San Giuseppe che ha a cuore, insieme a tante altre organizzazioni, anche di famiglie religiose, la difesa dei diritti umani e la salvaguardia del creato. Dal suo intervento abbiamo potuto intuire un po’ meglio quanto sia complessa l’organizzazione delle Nazioni Unite. Quanto sia complicato far giungere in alto la voce dei poveri. Ma anche e soprattutto quante persone lavorano e lottano ogni giorno perché le situazioni di ingiustizia non rimangano nascoste e le persone più indifese e minacciate trovino una via per farsi sentire.
Tutte, al termine di questo incontro del GCG abbiamo sentito la ricchezza della condivisione e la forza che da essa deriva: sentirsi insieme aiuta ad avanzare con fiducia, affrontando anche situazioni nuove, a volte difficili, con lo stile che ci è proprio e nel quale ci riconosciamo, pur vivendo in luoghi e ambienti culturali molto diversi.

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